Un libro che ho molto apprezzato, fatto di belle emozioni, con pagine intrise del moto della vita che cresce dentro, è sicuramente la tenerissima opera dei canti dell'attesa.
Si tratta di una raccolta poetica, uno scrigno con dentro i pensieri più profondi e le scene più belle, che una mamma può custodire immaginando il bambino che sarà, mentre un piccolo seme viene alimentato e custodito, amato nove mesi nel proprio corpo di mamma. Nel sottofondo proprio la mamma, traccia una linea di contatto, tenue ma forte, con la propria creatura.
Così l'attesa diventa comunicazione: contatto fisico e mentale, passaggio emozionale, da primo battito nella placenta a nuovo battito di bimbo.
I nove mesi di attesa costituiscono un'esperienza unica, sono i giorni che si trascorrono ad immaginare, ad ascoltare il proprio corpo nuovo, ad avere premure, ansie, sogni e paure.
Ma l'attesa a cui mi piace pensare, è quella che travalica i nove mesi.
L'attesa di chi attende da tanto e molto tempo, e vive quindi questo spazio come una gloriosa primavera protesa verso la bella estate.
" in quanti posti potevi andare
In quante vite ad abitare
Ma tu hai sentito il mio richiamo..."
I ventuno Canti dell' attesa sono un prezioso regalo da fare alle persone a cui vogliamo bene, che hanno ricevuto come dono, quello dell'attesa, che è di sicuro uno dei momenti più belli e incisivi dell'esperienza di genitore.
Il tempo in cui s'impara ad aspettare, con pazienza, e a donarsi con fatica al parto: "serve la forza e l'energia/ serve la tua, serve la mia" il soffio di vento, il primo respiro:
"Senti il respiro di alberi e fiori
Respira dentro respira fuori
Respira il seme, respira il frutto
E il tuo respiro si unisce a tutto."