Un testo che consiglio sempre, a colpo sicuro, a chi mi chiede un testo divertente da leggere al proprio bambino, è di sicuro Cornabicorna.
Cornabicorna è una strega dall'aspetto tremendo, che fa paura ai bambini, soprattutto se invocata per quelli capricciosi che non obbediscono ai genitori.
Fa paura a tutti i bambini. Tranne che a uno.
Il bambino protagonista delle quattro storie, è Pietro, capriccioso come pochi, né la madre, né il padre, tantomeno i nonni riescono a convincerlo a mangiare la minestra.
Pietro è un bambino irriverente, nient'affatto impaurito dalla minaccia della strega che di notte va a svegliare e spaventare i bambini disobbedienti.
In questa storia, la strega si presenta dal nostro protagonista, di notte, facendosi annunciare da un terribile cigolio della porta.
Cornabicorna in tutta la sua veste di strega, farà del suo meglio per ammorbidire il piccolo testardo ometto. La sua impresa però non sarà affatto facile. I due si scontreranno, il battibecco sarà una bella sfida di frasi impertinenti e provocatorie. Uno soltanto sopravviverà.
Cornabicorna viene pubblicato per la prima volta nel 2003 per L'école des loisirs dall'autore Pierre Bertrand e dall'illustratrice Magali Bonniol, ed è subito un successo editoriale.
In Italia viene tradotto da Federica Rocca per Babalibri nel 2012.
Nel 2013 vince il Premio Nati per leggere nella categoria Crescere con i libri, prescelto fra altri dieci titoli da una giuria composta da quasi quattromila bambini per l'accattivante umorismo e l'efficace rivisitazione di stilemi fiabeschi.
Il successo della storia ha prolungato lo scontro dei due personaggi in altri tre testi: La vendetta di Cornabicorna, Cornabicorna contro Cornabicorna e Ops! Ho ingoiato Cornabicorna.
Dall'amatissimo libro è nato anche il gioco di carte con i personaggi e i simboli della storia: La zuppaccia di Cornabicorna a cui spesso giochiamo allietando i nostri pomeriggi.
È un testo che adoriamo e consigliamo a tutti, soprattutto ai genitori più intransigenti!
Cornabicorna
Magali Bonniol
Pierre Bertrand
Babalibri