Sono grande abbastanza per sapere
che i libri hanno un'anima.
Non sarò mai grande abbastanza
per smettere di leggerli illustrati.

Peppino Impastato una voce libera

 

Peppino Impastato una voce libera Morosinotto


Sicilia anni 70 la mafia è ovunque anche in un piccolo paese come Cinisi dove vive Totò, la sua famiglia e i suoi cugini Maria e Michele.

Totò ha ascoltato Peppino Impastato alla radio e quella voce, quelle parole non le riesce a dimenticare. Alla radio Peppino denuncia la mafia è fa i nomi. Tano ovvero Gaetano Badalamenti è il boss di Cinisi, Totò lo conosce, tutti lo conoscono e lo "rispettano", ma quella voce rivela qualcosa che le sue orecchie non avevano mai sentito prima. Quella voce è coraggiosa. È libera. Lui invece non lo è, è solo un ragazzino e i genitori non gli permettono di fare domande scomode sulla mafia, così esce senza essere visto per raggiungere la sede di Radio Aut e conosce Peppino e i suoi amici, partecipa agli eventi che organizzano al Circolo culturale, e decide che l'indifferenza degli adulti non gli piace e non la condivide. Peppino Impastato continua a denunciare le malefatte dei boss alla radio, e si candida per le elezioni comunali. 

La notte in cui Peppino muore in un agguato mafioso, Totò è in radio, apprende la notizia con gli altri amici, una notizia che cambierà per sempre il destino di quei giovani. 

Il libro scritto da Davide Morosinotto è adatto ai ragazzi dai 10/11 anni e può essere letto in classe per affrontare il tema della mafia, per discutere e comprendere come la criminalità controlli gli appalti pubblici, i traffici illeciti, l'abusivismo, ma anche per ricordare chi ha combattuto la mafia senza timore cambiando i pensieri di molte persone indotte alla riflessione e alla presa di coscienza del fenomeno criminale con cui si convive.

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