Sono grande abbastanza per sapere
che i libri hanno un'anima.
Non sarò mai grande abbastanza
per smettere di leggerli illustrati.
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Dory Fantasmagorica e gli amici invisibili

Libro Dory Fantasmagorica A. Hanlon Terredimezzo

Ieri sera abbiamo terminato Dory Fantasmagorica di Abby Hanlon.
Manuel (6 anni) non voleva che smettessi di leggere, e così avanti una pagina, avanti l'altra, l'abbiamo finito!
Sicuramente leggeremo anche i successivi episodi della serie.
Dory, chiamata in famiglia Birba, non è una bambina che fa cose straordinarie, ha "solo" molta fantasia, fa i capricci e ne combina tante, e qualche volta di più.
Fa tante domande e cerca di attirare quanto più possibile l'attenzione dei suoi fratelli:Viola e Luca, che però essendo più grandi non la vogliono tra i piedi.


Birba ha sei anni, ma alcune volte si comporta da bambina veramente piccola e questo fa arrabbiare tutta la famiglia; come la volta in cui, fingendo di essere un cane, continuava a camminare a quattro zampe e ad abbaiare come risposta a tutte le domande. Quella volta, continuò a fare il cane perfino alla visita pediatrica, mettendo la povera mamma in evidente imbarazzo e suscitandole una tale ira, (che ben conosco) da meritare di essere mandata in camera, appena rientrati in casa, in castigo.


Dory ha i suoi amici/nemici immaginari, che l'aiutano nei disastri quotidiani.
Ho sentito dire da qualche mamma, che Dory farebbe cose troppo strambe e diverse dai bambini di sei anni.
Forse è vero. Forse no.
Dipende dal bambino. Ma "noi" in tante cose ci siamo riconosciuti. Io addirittura in due personaggi: la mamma e la signora Arraffagracchi!



Mentre leggevo le conversazioni tra Dory e Mary (personaggio immaginario) ho detto  a mio figlio:
- Ecco perché ogni tanto sembra che parli da solo! Anche tu hai un amico che nessuno vede...
Ovviamente lui ha negato tutto.
I bambini non lo possono confessare, ma sono sicura, loro hanno gli amici invisibili e ci parlano mentre giocano.
L'avevamo anche appurato leggendo "Le avventure di Bruno lo zozzo" di Simone Frasca.
Certi amici invisibili possono addirittura salvarti la vita!
Buona lettura


Illustrazioni tratte dal testo:
Dory fantasmagorica
Abby Hanlon
Editore: Terre di Mezzo
Collana: Acchiappastorie


Pocahontas







Pocahontas, (Matoaka) l'affascinante principessa indiana,  nacque in Virginia, nel 1595 circa. 
Era la figlia di Wahunsunacock (conosciuto anche come Powhatan), che governò su un'area che comprendeva tutte le tribù vicine alla regione Tidewater della Virginia.


La giovane e bella pellerossa, è ricordata come la fanciulla che si innamorò dell'ammiraglio inglese John Smith, durante il periodo della colonizzazione britannica. Egli era stato catturato da Powhatan lungo il fiume Chickahominy e forse Pocahontas lo salvò dalla morte, per mano di suo padre.
Fu lo stesso John Smith in una lettera scritta alla regina, a raccontare come Pocahontas si fosse frapposta tra lui e la lancia del padre, per proteggerlo. La versione, tuttavia per quanto ad effetto, non è ritenuta attendibile in quanto, anni prima, aveva raccontato di aver discorso con il capo tribù pacificamente.

Nonostante la loro storia d'amore, sia stata scritta e narrata, nonché favolosamente rappresentata, non fu Smith a sposare Pocahontas, ma l'inglese, coltivatore di tabacco, John Rolf, che le propose il matrimonio in cambio della libertà. 


Era stata infatti presa in ostaggio dai coloni nel 1613.
Matoaka fu in seguito battezzata con il nome di Rebecca, il suo, fu il primo matrimonio registrato tra un nativo americano e un europeo.
Mori a Gravesent nel Kent, di malattia, mentre dall'Inghilterra stava facendo ritorno nella sua terra.

Illustrazioni di Claudio Cernuschi e Maria De Filippo tratte dal libro:
La piccola Pocahontas
Principessa indiana 
Collana: Fiabe per sognare
Edilbimbi 1994 

Il mostro peloso


Il mostro peloso Libro di Henriette Bichonnier


Il mostro peloso è una storia scritta da Henriette Bichonnier, pubblicata nel 1985.
Il protagonista, un mostro peloso appunto, è brutto e cattivo come tutti i mostri, e in più ha anche un aspetto assai sgradevole, dovuto alla presenza di peli su tutto il corpo.
Un giorno un re attraversando la foresta, s'imbatte in questa brutta creatura che subito manifesta il desiderio di mangiarlo.
 Il re cerca di distoglierlo spostando l'attenzione sul buon sapore dei bambini: certamente un bambino è assai più appetitoso di un adulto.
Il mostro venuto a conoscenza della possibilità di assaggiare carne umana di bambino, obbliga il re con uno stratagemma, a portargliene uno, il primo che incontra!



Ahimè però, il primo bambino che incontra, altri non è che la sua adorabile figlia Lucilla.
Il re è disperato, ma per fortuna Lucilla non è una bambina paurosa, e solo con la forza delle parole, piccanti e spiritose, vere e maliziose, riuscirà a volgere la situazione a suo favore.
Quando abbiamo letto questo divertentissimo libro, a Manuel è piaciuto subito, è stato solo un po difficile fargli capire che non poteva tirare giù le mutandine a piacimento!



Il dialogo tra Lucilla e il mostro, è spassoso, diretto, essenziale:

"-Non sono modi da brava bambina!
-Peli sulla pancina.
-Lo giuro ti mangerò!
-Peli sul popò."

Questo libro è molto divertente, abbiamo riso tanto nell'interpretarlo.
Il mostro viene sconfitto dall'ilarità di una bimba che lo fa così arrabbiare, ma così arrabbiare da trasformarlo!
E la trasformazione sarà una gran bella sorpresa!


Testo
Il mostro peloso
Henriette Bichonnier

La grande fabbrica delle parole



La grande fabbrica delle parole è un capolavoro.
Un libro che attraverso la dolcezza delle parole, e la romantica poesia delle illustrazioni, ci racconta la storia di un amore giovane, quello di Cybelle e Phileas.
Le parole sono importanti, tutti lo sappiamo, ma quante ne sprechiamo? 
Fiumi di parole anche quando il silenzio sarebbe la scelta più opportuna.
Nel paese della grande fabbrica, però, per poter pronunciare le parole, bisogna prima comprarle e poi ingoiarle.
In questo paese le parole sono importanti al punto da attribuire loro un valore economico. 
Se le parole sono costose, figuriamoci le frasi!



Non tutti possono dire tutto quello che vorrebbero, perché non possono permetterselo.
Bisogna quindi ponderare bene le cose da dire.
 Se si è fortunati però, può capitare di trovare delle belle parole da poter riutilizzare, nei cassonetti  ad esempio, perché buttate via da qualcuno o addirittura se si è veloci, quando le parole volteggiano nell'aria, si può riuscire a prenderle con il retino acchiappafarfalle.
Phileas che è innamorato di Cybelle, vorrebbe tanto dirle "ti amo" ma non ha i soldi per comprare queste parole!
Ne ha però catturate tre, che sicuramente piaceranno a Cybelle, le userà per un giorno speciale, che è proprio l'indomani: il compleanno di Cybelle.
Phileas non è ricco come Oscar, il suo rivale in amore, ma la forza delle parole e dell'amore, produce una ricchezza altrettanto potente, che non teme niente. E vince.

"Ciliegia, polvere,seggiola"




《Cybelle non sorride più. Lo guarda.
Si direbbe che non abbia in serbo nessuna parola.
Invece si avvicina dolcemente e posa un bacio delicato sul naso di Philèas.
A Philèas non rimane che una parola sola
l'ha trovata molto tempo fa in un cassonetto
in mezzo a centinaia di carabattole e fichi secchi.
È una parola che lui ama molto
La teneva da parte per un giorno speciale.
E quel giorno speciale è arrivato
Guardando Cybelle negli occhi dice
                 Ancora!》


Leggi anche Le parole ai tempi dell'amore

Testo
La grande fabbrica delle parole
Autore: Agnès de Lestrade
Illustratore: Valeria Docampo

La sedia blu




Una lettura che abbiamo amato a prima vista è
 "La sedia blu" scritta e illustrata da Claude Boujon, edito da Babalibri.
Un testo semplice e diretto, che rallegra i piccoli e punta il dito sui grandi.
Bruscolo e Botolo sono due amici, che passeggiando nel deserto individuano qualcosa, si tratta di un oggetto molto comune e ne scoprono presto, i tanti modi possibili per giocarci.
Certo perché Bruscolo e Botolo hanno l'immaginazione dei bambini, e sanno che un qualsiasi oggetto, uno qualsiasi degli utensili quotidianamente in uso, può diventare il migliore e più divertente dei giochi.

Ed è propria la fantasia, protagonista assoluta dei giochi dei due protagonisti, a renderli giochi speciali.
Mentre esplorano i molteplici passatempi che possono derivare dall' utilizzo fantasioso di una sedia, qualcuno a distanza con aria severa e circospetta, li osserva.



Cosa staranno facendo quei due con una sedia? Bisogna senz'altro rimproverarli! Una sedia serve per sedersi, non ha nessun'altra possibilità di impiego.
Il camelide si avvicina, li rimprovera, intima loro di smettere con quegli esercizi, e per finire, si accomoda sulla sedia, deciso a non alzarsi più!

Bruscolo e Botolo come i nostri bambini, inventano e fantasticano per giocare, e con un cuore bambino, una sedia di certo può diventare il banco di un mercato, una barca, un'automobile da corsa, una slitta, un camion dei pompieri e molto altro.
Ma con un cuore adulto?

Gli adulti si sa, senza un cuore bambino, hanno la faccia del camelide sopra, (osservatela bene, vi riconoscete? io si!) non sanno guardare con gli occhi dei bambini, sempre lì a prendere tutto sul serio, e a rovinare la festa!
Per fortuna Bruscolo e Botolo, di fantasia ne hanno tanta, e nemmeno il più temerario dei dromedari, riuscirà a fermarla!


Testo
La sedia blu
Claude Boujon
Babalibri


#giocolibero #immaginazione #fantasia #amicizia  

Tre piccoli gufi



Mi chiedo sempre cosa pensano i miei cuccioli quando li lascio per andare a lavoro, hanno attraversato e forse superato, la fase in cui alle separazioni corrispondevano grandi lacrimoni.
Non piangono più, ma ogni tanto capita quel giorno in cui separarsi è piu dura.
Cosa pensano?
Come trascorre per loro quel tempo?
I momenti di assenza della mamma, che momenti sono?
Vedere andare via la mamma, aspettare che torni, crea sempre un po di ansie e nostalgie.


Sara, Bruno e Tobia sono tre fratellini, tre piccoli gufi che vivono nel tronco di un albero in un nido fatto da rametti, foglie e soffici piume.
Una notte si svegliano e la loro mamma non c'e più. Piangono e pensano a dove può essere andata. E come tutti i gufi che pensano molto, si chiedono se può essere a caccia, o se forse si è persa, o peggio ancora si domandano se può averla presa una volpe, che di certo è la più terribile delle possibilità!

Escono dal nido e aspettano, e aspettano.
Poi si mettono vicini sullo stesso ramo, chiudono gli occhi e desiderarono forte forte che la mamma torni.
E lei finalmente torna!
I piccoli hanno paura di essere abbandonati dalla loro mamma, e ne attendono impazienti il ritorno.
"Ve l'avevo detto che sarei tornata" è la risposta dolce e sincera della mamma.
Un albo molto dolce, in cui i bimbi sentono che le emozioni dei piccoli gufi, appartengono anche a loro.
Una mamma, che come la propria, lascia i propri piccoli per svolgere la sua occupazione.
Una mamma che non desidera altro che tornare da loro, che sono di sicuro quanto di più importante ci sia nella vita.


I tre piccoli gufi
Di Martin Waddell e Patrick Benson

Ciao Cielo




"Ciao cielo" è un libro che incanta.
Descrive una giornata d'estate in Fattoria,  sembra serena, il sole è alto nel cielo, bambini e cuccioli giocano all'aperto, la mamma stende la biancheria, è bello giocare in giardino!

«Ma il tempo cambia
Nuvole arrivano
Vento si arrabbia
Freddo da brivido.»


La natura con la sua forza cambia i colori, i rumori, le emozioni.
La descrizione di ciò che accade, è netta, precisa. Per dire che è venuta giù tanta pioggia:

«Giù tuoni!
 Giù lampi!
 Giù cose tremende!
 Giù pioggia su pioggia
 Su pioggia che scende»

L'immagine che si apre davanti agli occhi grazie a questa descrizione è reale, efficace.
La pioggia nel suo impeto, è incalzante, continuativa, scende giù rumorosamente, e allora:"giù tuoni! Giù lampi! Giù cose tremende".
Non puoi fermarla, nessuno può a comando bloccarla,  continua a cadere "giù pioggia su pioggia su pioggia che scende".
Poche parole, ma efficaci per la manifestazione di uno dei più comuni spettacoli della natura, visti dagli occhi di un bambino.

Poi finalmente le gocce diventano goccioline, la pioggia prima diminuisce e poi finisce.

Il testo di Ciao Cielo tradotto da Bruno Tognolini è una poesia, le illustrazioni con la tecnica dello scratchboard, sono dei veri e propri quadri di un bellissimo paesaggio in movimento.
Il testo e le immagini seguono il ritmo degli eventi naturali, il temporale è impetuoso ma è destinato a finire, al suo posto torna il sereno, i colori, i giochi, tutto il paesaggio si riposa sotto il manto di una bella notte stellata.

Autori: Dianne White, Beth Krommes
Tradotto da B. Tognolini
Editore Il Castoro, 2016

Lupi buoni

Lupi buoni

Il lupo nella storia della nostra crescita ha sempre avuto una connotazione negativa, nelle fiabe, nelle storie che ci raccontavano, il lupo era cattivo, aggressivo e pericoloso. Un lupo da spaventarsi e basta, non c'era niente da fare,
alla parola lupo si tremava!
Nella letteratura contemporanea molte sono le proposte editoriali che ci presentano un lupo dalla faccia buona.
Di seguito parlerò di alcuni dei testi che ci sono piaciuti di più.




Le storie di lupi buoni che ci hanno catturato maggiormente, sono sicuramente quelli della serie *Lupo & lupetto* di Nadine Brun-Cosme e Olivier Tallec, meravigliosi albi illustrati che trasmettono dolcezza infinita.
C'è un cucciolo di lupo, amato da un lupo adulto. Ci sono le sensazioni, le immagini vicine al nostro animo.
E non c'è nulla che possa ribaltare l'immagine del lupo cattivo, più di quanto lo possa fare la figura di un cucciolo, in cui un bambino si ritrova.



*Chissà se oggi incontrerò il lupo* di Cristina Petit
In questa lettura l'immagine del lupo è il contrario di sempre.
Cappuccetto rosso si fa tante domande sul lupo, vuole proprio incontrarlo per farsi accompagnare dalla nonna, non le fa paura, anzi la fa ridere con il suo vocione!
Cappuccetto Rosso riesce con un atteggiamento nuovo, con la sua ingenuità e sensibilità a vedere nei tratti negativi del lupo, dei pregi. 
Il lupo si sente per la prima volta amato, si commuove e Cappuccetto rosso lo consola, ed è sua amica.


*È ora di andare a nanna* di  Timothy Knapman e Helen Oxenbury, è la vicenda di due fratellini che giunti nel bosco, cominciano a sentire dei rumori e temono possa essere il lupo cattivo, ma poi scoprono che non c’e da aver paura, è solo una mamma lupo che canta la più dolce ninna nanna ai suoi piccoli cuccioli.





*Giulio coniglio e il lupo* di Nicoletta Costa 
Tra gli incantevoli cartonati dedicati ai più piccoli di Nicoletta Costa, con protagonista il simpatico Giulio coniglio, c'è anche l'incontro con il lupo. E non è l'unico!
In questa storia Giulio coniglio con i suoi amici si inoltra nel bosco a raccogliere i funghi, un profumino di torta al cioccolato li attira, e viene dalla casetta in fondo al bosco.
È la casa del lupo, qualcuno ha paura, non vuole avvicinarsi, ma il lupo li invita ad entrare e ad assaggiare la sua buonissima torta.
A questo lupo non piace mangiare lepri e conigli ma piacciono torte e dolcetti al cioccolato. Forse si ci può fidare!


*La zuppa di sasso* di Anais Vaugelade 
è una bellissima storia di condivisione e amicizia che vede protagonista un lupo che giungendo in un villaggio bussa alla porta di una gallina, ma il suo intento non è certo quello di mangiarla, piuttosto di chiedere ospitalità per preparare una gustosa e sapiente zuppa di sasso.
Così un animale da sempre visto come nemico riesce a riunire tutti, creando una bella occasione di amicizia.La zuppa di sasso raccoglie varie interpretazioni di lettura, noi abbiamo colto nel lupo anche la furbizia di riuscire, con l'ingegno del sasso, a rimediare una cena in quel villaggio e sicuramente anche in molti altri.

Molto bella anche la serie Amico Lupo della Gribaudo

In cui il personaggio Lupo abitante della foresta lontana, è un lupo simpatico e assai gentile che piace molto ai bambini.

Guizzino





La storia di Guizzino è una storia di coraggio e di amicizia.
 Il messaggio forte e chiaro, che trasferisce, è  quello secondo cui anche se la vita a volte ci mette a dura prova, ci spaventa, e ci angoscia, "non si può vivere sempre nella paura"!

Guizzino è un pesciolino che un brutto giorno vede sparire nella bocca di un grosso tonno, tutti i suoi piccoli amici. Riuscì a fuggire, ma si sentì solo e triste, e pensò ad una soluzione per continuare a nuotare libero e felice insieme agli altri pesciolini.

Il mare era bello, pieno di meraviglie da scoprire e Guizzino non voleva perdersele, fu cosi che uniti, con un fantastico piano, andarono a nuotare nel sole e a vedere il mondo.
Perché insieme si può!


Guizzino di Leo Lionni
Ed. Babalibri